
Sapori di migliaia di anni fa
Nelle Hautes-Alpes, ogni valle ha il suo sapore, ogni alpeggio la sua memoria. La tavola racconta una storia antica, quella dei pastori, dei contadini e delle famiglie che traevano dalle montagne un cibo semplice e generoso. Queste ricette tramandate, talvolta reinventate, sono frammenti di un patrimonio immateriale vivente…
Le montagne nel piatto
Il terroir delle Haute-Alpes è un mosaico modellato dall’altitudine e dalle stagioni. Formaggi stagionati all’aria frizzante come il Bleu du Queyras, frutti luminosi come la mela Golden delle Alpes de Haute-Durance, agnelli allevati nei pascoli o vini di collina soleggiati ottenuti da vitigni endemici come il Mollard: ogni prodotto è l’espressione di un paesaggio.


Gesti ancestrali
Salumi, agnello Sisteron, tisane, pasta fatta in casa, pane a lievitazione naturale e birre particolari: dietro ogni prodotto si nascondono tecniche precise ereditate da secoli di know-how. Questi artigiani del gusto perpetuano una tradizione, adattandola alle esigenze di oggi. Nei loro laboratori e nelle loro fattorie, il tempo si misura in stagioni e non in secondi.
Condivisione e convivialità
Accanto al camino, sulla terrazza di un rifugio o al grande tavolo di una locanda, la gastronomia alpina è all’insegna della convivialità. Tourtons, gratins, ravioles e oreilles d’âne (orecchie d’asino) non si mangiano mai da soli: sono fatti per essere condivisi e portati insieme. La cucina altoalpina è un invito a vivere insieme, a godere della semplicità dei piaceri condivisi.

Patrimonio e rinnovamento
Essere il dipartimento biologico leader in Francia non è un caso. Qui coltiviamo il futuro con la stessa cura con cui rispettiamo la tradizione. Etichette, cortocircuiti e innovazioni agricole fanno parte di un patrimonio millenario, senza modificarlo. In questo modo, la grande tavola delle Hautes-Alpes rimane fedele alle sue radici, pur abbracciando il mondo di oggi.
