Giorno 1
La Grave → Briançon
Il Briançonnais è una regione dal patrimonio eccezionale, con una città insignita del marchio Ville et Pays d’Art et d’Histoire (Città e Paese d’Arte e Storia), i leggendari passi del Lautaret, dell’Izoard e del Galibier, il giardino botanico alpino del Lautaret, senza dimenticare i ghiacciai della Meije, che puoi scoprire con la funivia dal villaggio di La Grave. È anche vicina all’Italia e alle sue selvagge alte valli.

Giorno 2
Briançon → Italia
Briançon, la “città alta fortificata” da Vauban, e la valle della Clarée, che conserva la biodiversità di alcune delle aree naturali più notevoli dell’Unione Europea. L‘Italia, nella regione Piemonte, con la città di Clavière, snodo invernale tra il versante italiano e quello francese.

Giorno 3
Italia → La Vallouise
Torna in Francia, sulle strade per Vallouise e Pelvoux nel massiccio degli Écrins, la porta delle alte montagne, con frontiere dai nomi evocativi(Glacier Blanc, Aiguilles d’Ailefroide) e dove la natura offre scenari mozzafiato. Dirigiti verso le vette più alte con il Pré de Madame Carle e la sua vista sul Ghiacciaio Bianco.

Giorno 4
La Vallouise → Serre-Ponçon
Due eccezionali siti del patrimonio culturale. Mont-Dauphin, il più bel villaggio di Francia e la sua roccaforte di Vauban, anch’essa Patrimonio dell’Umanitàdell’UNESCO, arroccata su una roccia scoscesa tra i fiumi Guil e Durance, e Serre-Ponçon, descritta come il “mare in montagna”, con il suo lago e i suoi tesori artistici come l’Abbazia di Boscodon, capolavoro dell’arte romanica, e la chiesa di Savines-Le-Lac, classificata come patrimonio del XX secolo.

5° giorno
Serre-Ponçon → Valgaudemar
Lasciando Serre-Ponçon, dirigiti verso la valle di Valgaudemar, al centro del massiccio degli Écrins, con i suoi paesaggi di alta montagna. Questa valle stretta e profonda di origine glaciale è dominata da cime mitiche come l

Viaggio in montagna villaggi
Da casa mia posso vedere la Meije dalla mattina alla sera. I contorni netti delle torri di ghiaccio nella prima luce del mattino, la brillantezza del mezzogiorno e il rossore del giorno che sta svanendo; non mi stanco mai di queste infinite sfumature. Il mio villaggio respira aria di alta montagna. È un mondo che ci allontana dalle preoccupazioni di tutti i giorni e ci porta faccia a faccia con il grandioso, a cui dobbiamo avvicinarci con umiltà. Le mie figlie stanno crescendo accanto a questi ghiacciai che stanno scomparendo. Sono già appassionate di arrampicata e la maggiore ha mosso i primi passi come alpinista all’età di 12 anni, sul Râteau Ouest.
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